Le verifiche di progetto

3 Febbraio 2022

L’evoluzione del Codice Appalti.

Il mondo degli appalti pubblici negli ultimi decenni ha subito un’evoluzione che lo ha reso sempre più articolato e per certi versi controverso.

L’attività di verifica dei progetti per le opere pubbliche oggi è regolamentata dall’articolo 26 del D.lgs 50/2016, le cui disposizioni sono state successivamente integrate dal D. lgs 56/2017.

In particolare il comma 4 esplicita i punti cardinali su cui l’attività di verifica verte, al fin di accertare:

a) la completezza della progettazione;

b) la coerenza e completezza del quadro economico in tutti i suoi aspetti;

c) l’appaltabilità della soluzione progettuale prescelta;

d) presupposti per la durabilità dell’opera nel tempo;

e) la minimizzazione dei rischi di introduzione di varianti e di contenzioso;

f) la possibilità di ultimazione dell’opera entro i termini previsti;

g) la sicurezza delle maestranze e degli utilizzatori;

h) l’adeguatezza dei prezzi unitari utilizzati;

i) la manutenibilità delle opere, ove richiesta.

Tra le differenze sostanziali introdotte rispetto al D.P.R. 207/2010 e s.m.i., salta all’occhio che lo Studio di Fattibilità (SdF) e il Documento Preliminare alla Progettazione (DPP) non sono più menzionati ma si fa riferimento al Documento di Indirizzo alla Progettazione (DIP). Ad onor del vero il DPP è stato ben poco utilizzato dalle Stazioni Appaltanti, pur essendo questo uno strumento utile per vincolare, in particolar modo per incarichi affidati a professionisti esterni, al disciplinare tecnico dando poco adito a interpretazioni.

Lo Studio di Fattibilità non è sparito, ma all’atto pratico è stato inglobato nel primo atto progettuale, ovvero il Progetto di Fattibilità, che può essere anche diviso in due parti: un prima parte in cui si analizzano le caratteristiche funzionali, tecniche, gestionali, economico-finanziarie dei lavori da realizzare, e una seconda in cui sono anticipate verifiche e indagini dei livelli di progettazione superiori.

I livelli di progettazione dunque si suddividono in Progetto di Fattibilità, Progetto Definitivo e Progetto Esecutivo. I tre livelli sono ben distinti, con un livello di approfondimento crescente, e con obiettivi dettati dal bisogno di un elevata qualità in ambito architettonico, strutturale, impiantistico, efficientamento energetico, archeologico, nel rispetto del consumo del suolo e dei vincoli ambientali.

Sembra doveroso fare una precisazione: il concetto di qualità non è da considerarsi in senso assoluto, ma esclusivamente nell’ambito del rispetto degli obiettivi prefissati dalla Stazione Appaltante e nel rispetto della legislazione vigente.

I soggetti che possono effettuare la verifica sono espletati nel comma 6, individuati in base all’importo dei lavori. Si individuano dunque quattro casi di seguito esplicitati:

a) per i lavori di importo pari o superiore a venti milioni di euro, da “Organismi di controllo accreditati ai sensi della norma europea UNI CEI EN ISO/IEC 17020”;

b) per i lavori di importo inferiore a venti milioni di euro e fino alla soglia di cui all’articolo 35, (€ 5.225.000,00) dai soggetti di cui alla lettera a) e di cui all’articolo 46, comma 1, che dispongano di un sistema interno di controllo di qualità;

c) per i lavori di importo inferiore alla soglia di cui all’articolo 35 e fino a un milione di euro, la verifica può essere effettuata dagli uffici tecnici delle stazioni appaltanti ove il progetto sia stato redatto da progettisti esterni o le stesse stazioni appaltanti dispongano di un sistema interno di controllo di qualità ove il progetto sia stato redatto da progettisti interni;

d) per i lavori di importo inferiore a un milione di euro, la verifica è effettuata dal responsabile unico del procedimento, anche avvalendosi della struttura di cui all’articolo 31, comma 9.

Elettro-Lab s.r.l. è un “Organismo di Ispezione e controllo” accreditato ai sensi della norma europea UNI CEI EN ISO/IEC 17020 di tipo A, ovvero organismo indipendente di parte terza, che svolge esclusivamente attività ispettiva e di certificazione. La professionalità dell’Organismo di Ispezione è consolidata da figure tecniche specialistiche che operano ognuno nei rispettivi settori di specialistici, fornendo alla Stazione Appaltante le certezze necessarie nell’ambito delle verifiche di progetto ai fini della Validazione dello stesso da parte del RUP. L’attività di verifica permette dunque di sostenere le Pubbliche Amministrazioni nell’individuare quelle carenze progettuali che possono generano in seguito varianti, contenziosi e/o riserve da parte dell’appaltatore, a seguito di numerosi fattori incidentali o di carenze progettuali, quali per esempio, un errata computazione delle opere, una non corretta formulazione dei quadri economici, ecc.. La tecnologia BIM è il passo successivo, anche se una serie di impedimenti in termini di compatibilità (interoperabilità dei software ai vari livelli di dettaglio, problematiche nell’adozione di un software di visualizzazione stabile) e in termini di adeguata preparazione all’utilizzo del mezzo da parte degli addetti ai lavori, ne rallenta la diffusione.

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