I pericoli della corrente elettrica

31 Gennaio 2022

L’impianto di messa a terra è l’insieme dei dispersori, conduttori di terra, conduttori equipotenziali, collettori (nodi) principali di terra e conduttori di protezione facente parte dell’impianto elettrico. Ai fini del DPR 462/01 si intendono facenti parte dell’impianto di messa a terra anche i segnalatori di primo guasto laddove esistenti, i dispositivi di protezione differenziali, e i dispositivi di protezione dalle sovracorrenti qualora questi siano impiegati nella protezione dai contatti indiretti.

È proprio la protezione dai contatti indiretti l’argomento cardine del DPR 426/01, ovvero la protezione delle persone nei confronti di tensioni pericolose, che possono manifestarsi su quelle parti dell’impianto elettrico che normalmente non sono in tensione. L’esempio più eloquente per esprimere tale concetto ai profani è la tipica lavastoviglie con carcassa metallica.

Per comprendere l’importanza di un adeguato impianto di terra, sarebbe opportuno volgere uno sguardo verso i pericoli della corrente elettrica:

  • un uomo percepisce a 50 Hz correnti pari 0,5 mA;
  • un uomo riesce a rilasciare una parte in tensione finchè la corrente che lo attraversa non supera i 16 mA, per una donna i 10 mA; questa corrente è chiamata corrente di rilascio;
  • superato il valore della corrente di rilascio, i muscoli entrano in contrazione (contrazione tetanica), e si da il via al fenomeno della tetanizzazione: gli impulsi di contrazione dei muscoli dettati dalla frequenza di rete impediscono al soggetto folgorato di lasciare la presa della parte in tensione;
  • all’aumentare dell’esposizione della folgorazione cominciano a manifestarsi difficoltà di respirazione, aumento della pressione sanguigna, fibrillazione atriale (50 – 500 mA);
  • superati i 500 mA le probabilità di fibrillazione ventricolare cresce vertiginosamente (50% per correnti comprese tra 1 e 2 A), fino all’arresto cardiaco e della respirazione;
  • la pelle è l’elemento umano che maggiormente si relaziona con il mondo esterno, e a differenza degli altri tessuti ha una maggiore resistività (minor quantitativo di acqua), e rappresenta ovviamente il punto di ingresso e di uscita della corrente in caso di folgorazione. Le ustioni da folgorazione sono tra le più profonde e difficili da guarire, e spesso il marchio elettrico lascia segni indelebili nel tempo.

Quanto esposto non vuole creare allarmismo, ma esclusivamente mettere in evidenza come un adeguato impianto di terra, sottoposto a regolare manutenzione e verifica, possa fare davvero la differenza. Nel prossimo articolo descriveremo più dettagliatamente gli elementi che costituiscono l’impianto di terra, le loro funzioni, e tuto quello che potrebbe comprometterne l’efficienza.